Oggi vorrei dedicare il mio pensiero ai bambini, ai ragazzi . Vorrei dare voce alle emozioni che non hanno spazio di esprimersi, a quei pensieri che non possono essere comunicati perché anche se lo facessero non avrebbero sufficiente ascolto. Perché in questo momento in cui i problemi sono altri, grandi e dei grandi, come spesso accade nella vita di noi adulti, chiediamo loro più o meno esplicitamente di stare bravi, andare a giocare da soli, non darci ulteriori preoccupazioni.
E diamo per scontato che non abbiano grandi necessità, anche perché i “nostri” sono bambini fortunati rispetto a molte altre realtà in cui l’infanzia certamente non esiste per come noi la concepiamo.
Intanto i “nostri” bambini non sono tutti uguali.
Quelli che non dispongono di mezzi, non solo mezzi tecnologici per partecipare alle video lezioni, ma in senso più ampio del termine, ci sono. Andavano a scuola con i nostri figli e a scuola avevano un’occasione di fare un pasto completo grazie alla mensa scolastica; quelli che fuori nel mondo avevano occasione di ricevere una parola di incoraggiamento o rassicurazione quando di solito a casa ricevono ben altro, così abituati ad urla e alla paura; ai bambini e i ragazzi che con le proprie disabilità a fatica cercavano la propria collocazione del mondo, sono stati ancora una volta lasciati soli, che se l’inclusione e la valorizzazione delle differenze era un’utopia prima pensa adesso. Un pensiero ai giovani che anelavano l’uscita di casa, la realizzazione dei propri progetti di vita e sono stati ricatapultati indietro, molti con una dose di paura aggiuntiva per quando dovranno riprovarci. Ai piccolini così bisognosi di fisicità, contatto, socialità a cui chissà per quanto ancora dovranno rinunciarci .
A voi, a tutti, dedico il mio pensiero di incoraggiamento e le parole di Julia Donaldson del bel libro illustrato “La chiocciolina e la balena”, protagoniste di un lungo e avventuroso viaggio.
“e sopra la testa il cielo lontano, dolce e tranquillo quand'è sereno, bello col sole, l’aria leggera e qualche nuvola passeggera, ma poi terribile e spaventoso in mezzo ai fulmini e al vento furioso. Non c’è riparo quando si è in viaggio bisogna solo farsi coraggio! Ma la bellezza del cielo e del mare, di un mondo immenso da contemplare, lascia di stucco la chiocciolina che dice: Mi sento tanto piccina”.
Ma quando la sua amica balena si troverà in difficoltà lei saprà dimostrerà la propria grandezza per poi tornare e raccontare alle altre chioccioline timorose la propria incredibile esperienza cosicché
“poi anche loro si fanno coraggio e dicono in coro: portaci in viaggio. Porge la coda la grande balena e dice salite in fondo alla schiena”.
Ed un altro viaggio incomincia.
Donaldoson J., Sheffler A., La chiocciolina e la balena, 2003, Emme Edizioni
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